Polizza per Responsabilità Professionale Sanitaria – Rinnovo Accordo quadro

Si informa che FNOVI, in collaborazione con il broker MARSH, ha concordato con HDI Assicurazioni il rinnovo dell’Accordo quadro per la copertura assicurativa professionale obbligatoria.

Richiamate le novità introdotte dal Decreto 15 dicembre 2023, n. 232 Regolamento recante la determinazione dei requisiti minimi delle polizze assicurative (in vigore dal 16 marzo u.s.) che rappresenta il più atteso contribuito alla piena realizzazione della così detta “Legge Gelli”, le assicurazioni professionali dei sanitari hanno subito variazioni, in particolare, nel massimale, nella rescindibilità, nella retroattività.

Il Presidente della FNOVI richiama l’attenzione soprattutto sulle novità introdotte dal decreto sopra citato, recepite dalla Polizza MARSH HDI. In particolare, il Presidente Penocchio evidenzia che il bilanciamento tra i requisiti richiesti dal Regolamento e le dinamiche del mercato assicurativo consentono di ritenere la polizza MARSH HDI soddisfacente sia in termini di massimali che di garanzie, a fronte di assidue interlocuzioni del broker MARSH con la nostra Categoria.

In merito alla formazione continua, l’inserimento di una clausola ad hoc all’interno della Polizza MARSH HDI ha consentito di derogare all’inefficacia delle garanzie in caso di incompleta formazione nel triennio prevista ex art. dall’art. 38 bis del Decreto-Legge 6 novembre 2021, n. 152. Pertanto, fermo restando l’obbligo deontologico di aggiornamento permanente dei Medici Veterinari, la polizza MARSH HDI non opera alcun automatismo fra la formazione e l’efficacia delle garanzie” – conclude Penocchio. Quello raggiunto con MARSH è un risultato di grande importanza per i colleghi che risolve molte delle preoccupazioni degli ultimi anni.

In sintesi il rinnovato Accordo quadro reca proposte rivolte a tutti i Medici Veterinari Liberi Professionisti, Medici Veterinari Dipendenti Pubblici e alle Strutture Veterinarie e

– fissa massimali che sono inferiori a quelli di legge, non realisticamente applicabili alla nostra professione;

– risponde alla relazione tra copertura assicurativa e acquisizione di almeno il 70% dei crediti ECM previsti nel triennio, sempre contestata dalla Federazione.

Questo è stato possibile grazie a un confronto tra i soggetti interessati (la Federazione è l’Ente ordinistico esponenziale della professione regolamentata del medico veterinario) e i policy makers, affinché la condivisibile finalità della norma non sia compromessa dalla sua attuale formulazione e dalle problematiche che rischia di sollevare.